LA TASSONOMIA
La misura elettronica della distanza, basata sull’emissione di onde, impiega la tecnica operativa delle misure indirette, ma produce direttamente la distanza misurata sul display dello strumento che prende il nome di distanziometro elettronico.
La distanza misurata è quella che intercorre tra strumento ed apparato riflettente, tuttavia i moderni distanziometri elettronici sono in grado di calcolare sia la distanza orizzontale sia il dislivello tra strumento ed apparato riflettente. In relazione alla natura delle onde utilizzate i distanziometri elettronici si differenziano in:
- Geodimetri: in cui vengono utilizzate onde luminose laser (piccole e medie portate 1-5 Km per impieghi topografici).
- Tellulometri: in cui vengono utilizzate onde radio (grandi portate 10- 50Km per impieghi geodetici).
A loro volta i geodimetri si distinguono in:
- Geodimetri a modulazione: prevedono la misura dello sfasamento
tra l'onda emessa e quella ricevuta di ritorno dal prisma riflettore;
- Geodimetri ad impulsi: prevedono la misura del tempo trascorso affinché un
impulso (molta energia in brevissimo tempo) ritorni all’apparato emittente dopo una
riflessione.
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